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F.A.Q.

Domande & Risposte

I diamanti lab grown sono identici – sotto l’aspetto chimico, fisico e ottico – ai diamanti naturali. Questi diamanti sono creati e sviluppati in laboratorio, usando gli stessi principi di calore e pressione che portano alla formazione dei diamanti naturali sotto la crosta terrestre. I diamanti lab grown sono al 100% diamanti reali.

Ci sono due metodi principali per creare i diamanti in laboratorio:

  1. High Pressure High Temperature (HPHT)
  2. CVD (Chemical Vapor Deposition)

Per le pietre di alta qualità, CVD  è il metodo più popolare. Il processo inizia da un minuscolo “seme” di diamante, formato da atomi di carbonio, proprio come tutti i diamanti.
Il seme viene posto all’interno di un forno che trasforma il gas naturale in un plasma di carbonio che lentamente, atomo per atomo, forma il diamante.
Dopo essere cresciuti (il processo può durare fino a 12 settimane), i diamanti vengono poi inviati ad aziende e artigiani specializzati per il taglio e la lucidatura per la sfaccettatura.

L’unica differenza tra un diamante naturale e un diamante lab grown è il processo di creazione, da una parte un processo naturale che dura milioni o miliardi di anni, dall’altra un processo tecnologico – molto più rapido – realizzato dall’uomo in laboratorio.
I diamanti certificati prodotti in laboratorio sono classificati sulla stessa scala delle 4 C (cut, clarity, color, carats) dai laboratori gemmologici, rendendoli del tutto paragonabili ai diamanti naturali.

Solo un gemmologo qualificato può essere in grado di distinguere tra un diamante naturale e uno coltivato in laboratorio, attraverso un’ispezione. Il modo migliore per conoscere la differenza è acquistare un diamante certificato da un laboratorio accreditato come GIA o IGI.

IGI (International Gemological Institute) e GIA (Gemological Institute of America) sono i più importanti laboratori gemmologici che classificano e certificano i diamanti.
Entrambe producono certificazioni che valutano accuratamente i diamanti – sia naturali che di laboratorio – secondo i 4 parametri principali (taglio, colore, purezza e peso in carati). Inoltre, le certificazioni riportano anche informazioni accurate su proporzioni, inclusioni, fluorescenza e simmetria.

Essendo creati in laboratorio i nostri diamanti sono liberi da conflitti, corruzione e abusi sui lavoratori, generalmente collegati ai siti di estrazione. Inoltre, non sono responsabili dello sfruttamento avventato del territorio.

A seconda delle dimensioni, un diamante prodotto in laboratorio può arrivare a costare fino al 70% in meno di un diamante naturale con le stesse caratteristiche.

I diamanti (naturali o lab grown) sono valutati attraverso 4 parametri, conosciuti come le 4C dalle iniziali dei termini inglesi, ovvero:

CUT (taglio) Da non confondersi con la forma del diamante (tondo, ovale, a cuore, etc…) , con questo parametro ci si riferisce alla qualità degli angoli del diamante, le proporzioni, la simmetria delle faccette, la brillantezza e le finiture.
I giudizi sul taglio possono andare da “fair” a “excellent”, maggiore è la qualità del taglio maggiore sarà la quantità di luce rimandata verso chi osserva, quindi la brillantezza della pietra.

COLOUR (colore)Nonostante a prima vista i diamanti possano sembrare incolore, la presenza, all’interno della loro struttura, di piccoli atomi di azoto, può provocare una sfumatura più o meno intensa di colore giallo.
I diamanti sono classificati su una scala che va dalla D alla Z, dove D rappresenta le pietre maggiormente incolori e la Z quelle con la maggiore presenza di sfumature gialle.

Oltre il gradino Z, per sfumature particolarmente intense si parla di colori fantasy (fancy)

CLARITY (purezza) –  Il processo di creazione dei diamanti (siano essi naturali o artificiali) può produrre una varietà di caratteristiche interne chiamate “inclusioni” e di caratteristiche esterne definite “macchie”. Valutare la purezza del diamante significa determinare quantità, dimensioni, rilievo, natura e posizione di tali “imperfezioni” e quanto queste influenzano l’aspetto complessivo della pietra.

I diamanti sono classificati secondo la seguente scala di valori:

  • IF (Internally Flawless) – non ci sono inclusioni visibili a 10 ingrandimenti
  • VERY, VERY SLIGHTLY INCLUDED (VVS1 e VVS2)
  • VERY SLIGHTLY INCLUDED (VS1 e VS2)
  • SLIGHTLY INCLUDED (SI 1 e SI 2)
  • INCLUDED (I 1, I 2, I 3) – le inclusioni sono evidenti a 10 ingrandimenti e possono influenzare la trasparenza e brillantezza della pietra

La maggior parte delle inclusioni e macchie sono troppo piccole per essere viste da chiunque non sia un gemmologo. A occhio nudo una VS1 e un S12 possono sembrare uguali anche se le differenze in termini qualità sono importanti.

CARAT (caratura/peso)Il peso dei diamanti e delle pietre preziose si misura in carati (ct).
La proporzione fra grammi e carati  è la seguente: 0,2 g = 1 ct ovvero   1 g = 5 ct

Un’altra unità di misura usata nel commercio dei diamanti è il “punto”, che viene usato per pietre di peso inferiore al carato. Le proporzioni sono le seguenti: 1 punto = 0,01 ct  quindi 100 punti = 1 ct

Il peso (massa) di un diamante è rilevato per mezzo di bilance di precisione in grado di misurare la quarta cifra decimale (con una tolleranza di +/- 0,0001 g).